Dopo il boom di adesioni al precedente bando sulla certificazione della parità di genere, è uscita la nuova edizione della misura sostenuta dal Pnrr gestita dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri in collaborazione con Unioncamere.
Novità del bando di quest’anno è l’apertura a tutti i soggetti in possesso di partita Iva. L’avviso definisce i criteri e le modalità per la concessione di contributi alle Pmi e ai titolari di partita Iva per i servizi di assistenza tecnica e accompagnamento, forniti sotto forma di tutoraggio e per i servizi di certificazione della parità di genere.
La misura può contare su una ulteriore tranche integrativa di 2,5 milioni di euro di risorse Pnrr, che insieme alla prima (andata rapidamente esaurita) portano lo stanziamento totale a 5,4 milioni di euro.
L’integrazione è legata all’alto numero di domande pervenute: 1.699, da imprese che operano nel 39% dei casi al Nord, nel 33% nel Mezzogiorno e nel 28% al Centro.
In totale sono state 1.400 le imprese a cui è stata concessa l’agevolazione e che dovranno portare a termine il percorso di certificazione entro maggio 2025.
Sono previste due linee di agevolazioni:
- fino a 2.500 euro sotto forma di servizi (assistenza tecnica e accompagnamento)
- fino a 12.500 euro sotto forma di servizi di certificazione della parità di genere erogati dagli organismi di certificazione iscritti nell’apposito elenco.
Per l’accesso ai contributi è necessario effettuare un pre-screening di autovalutazione e ottenere un esito che dimostri un adeguato grado di maturità sui temi inerenti alla parità di genere e la presentazione di un preventivo formulato da un organismo di certificazione presente nell’Elenco degli organismi di certificazione aderenti.