Il segretario generale della Camera di commercio di Firenze, Giuseppe Salvini, esamina gli ultimi dati economici che riguardano il territorio fiorentino

Il Segretario Generale della Camera di Commercio di Firenze, Giuseppe Salvini

L’economia è in un contesto generale di rallentamento, stretta tra politiche neo protezionistiche e tensioni geopolitiche. Le aziende fiorentine si muovono quindi in un quadro di grandissima incertezza, con una persistente debolezza del manifatturiero che viene da nove trimestri negativi consecutivi, in particolare per la crisi del sistema della moda. Ma anche il turismo nel 2025 è in rallentamento rispetto al 2024.

L’export dimostra apparentemente una grande vitalità: in base ai più recenti dati Istat, nei primi sei mesi del 2025 registriamo addirittura un +38% rispetto allo stesso periodo del precedente anno, per un valore totale di 16 miliardi che porterebbe il valore annuale delle vendite all’estero a 30 miliardi rispetto ai 24 miliardi dell’anno scorso. Ma questa crescita è dovuta principalmente al grande apporto del farmaceutico, per un evidente fenomeno che è quello di massimizzare la direttrice Nord Americana prima dell’introduzione dei dazi.

Stiamo però assistendo anche ad una riparametrazione dei valori: gli Stati Uniti sono il nostro primo sbocco commerciale, l’anno scorso hanno rappresentato il 25% del totale dell’export fiorentino, con un valore di 6,5 miliardi che ci pone al secondo posto tra le province italiane per vendite sul mercato Usa. La quota delle esportazioni negli Stati Uniti sta però diminuendo, al momento alcuni punti percentuali, e questo avviene a vantaggio di altre destinazioni, come Spagna, Francia, Gran Bretagna e Paesi dell’estremo Oriente.

Camera News n. 18/2025 (16-31 ottobre)

 

Pubblicato il