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A settembre assunzioni in calo


A settembre assunzioni in calo

Sono 524mila gli ingressi (-0,4%) previsti in Italia. Nel trimestre la flessione sarà del 3% rispetto al 2021. Anche per Firenze leggero calo, ma inferiore al periodo pre-covid. Difficoltà di reperimento di personale al 40%. Predominanza dei contratti a tempo determinato (64,3%)
 
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Sono 524mila i lavoratori ricercati dalle imprese italiane per il mese di settembre, 2mila in meno (-0,4%) rispetto a quanto programmato un anno fa. In frenata il comparto manifatturiero (-13,6% pari a 15mila posti in meno rispetto a settembre 2021) e soprattutto il commercio (-30,0%, con una diminuzione di oltre 25mila contratti sempre rispetto a 12 mesi fa). Su queste dinamiche sta incidendo in particolar modo il continuo rialzo dei costi dell’energia e delle materie prime, con i relativi effetti sull’inflazione e sui consumi.
 
Per quanto riguarda il trimestre settembre-novembre 2022 le assunzioni previste superano di poco 1,4milioni con una flessione del -3,0% rispetto all’analogo trimestre del 2021.
 
Continua a crescere la difficoltà di reperimento a livello nazionale segnalata dalle imprese, che interessa il 43,3% delle assunzioni programmate, in aumento di 7 punti percentuali rispetto a settembre 2021 quando il mismatch tra domanda e offerta di lavoro riguardava il 36,4% dei profili ricercati. (fonte Unioncamere).
 
Per l’area metropolitana di Firenze dai del rilevamento Excelsior in agosto,  gli ingressi programmati evidenzierebbero solamente un calo congiunturale fisiologico, passando da circa 9.400 ingressi previsti a poco più di 5.500, con una variazione positiva sia su base biennale, rispetto ad agosto 2019 (1.600 unità in più) che tendenziale, misurata sul 2021 (circa 1000 unità in più).
 
In termini di rapporti di lavoro la quota di contratti stabili è inferiore a quella dell’anno scorso (da 22,8% a 20,8%) con una quota ancora elevata delle assunzioni a termine (64,3%) che rimangono la modalità preferita dalle imprese.
 
Circa le figure professionali più richieste prosegue la maggiore incidenza per le professioni turistiche (17,8%), con una quota maggiore di quasi 2 punti a quella del mese precedente; elevata anche l’incidenza di personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altre attività dei servizi alle persone, insieme ai commessi, al personale amministrativo, ai tecnici informatici e agli operai specializzati (sistema moda e metalmeccanica in particolare).
 
Parallelamente ad aspettative occupazionali tutto sommato positive, la difficoltà di reperimento anche da parte delle imprese dell’area fiorentina si posiziona su un livello elevato (40%) con un tasso di posti vacanti netto stimato con i dati Excelsior evidenzia un aumento 4 decimi di punto in 5 mesi assestandosi ad agosto su un valore dell’1,5%. (fonte Ufficio studi Camera di commercio di Firenze).