Osservatorio congiunturale settore manifatturiero secondo semestre 2021

Data:

Giovedì, 31 Marzo, 2022

Prosegue la ripresa sostenuta dell’attività manifatturiera fiorentina in linea con gli andamenti dell’industria italiana e delle maggiori economie consolidando la fase espansiva nel terzo e nel quarto trimestre, consentendo di rilevare rispettivamente un +19,9% e un +20% portando il numero indice destagionalizzato di andare oltre il livello del 2019 raggiungendo un valore di 109,9. Il set di indicatori rilevati in questo aggiornaento di indagine ne esprime ampia evidenza, con una conferma del ruolo decisivo dei mercati esteri, insieme ad una buona performance della domanda interna, tanto che la manifattura rappresenta un elemento portante del nostro modello di sviluppo locale. Le politiche governative di sostegno hanno rafforzato la domanda interna e garantito una maggior tenuta del comparto manifatturiero come confermato da un fatturato che mostra un ritmo sempre più intenso +21,9% nel primo trimestre e +24% nel secondo, con un ruolo crescente del ciclo delle scorte. Il fatturato estero e gli ordinativi esteri hanno evidenziato un discreto andamento, in via di rafforzamento a fine anno e soprattutto per le esportatrici (rispettivamente +11,4% e +18,9%) che detengono una quota di fatturato esportato elevata (45%). Una buona indicazione deriva dai dati congiunturali, che restituiscono un quadro positivo anche se evidenziano maggiormente il rallentamento nel terzo trimestre (+4,9%) ma anche il rafforzamento di fine anno (+10,2% produzione e +12,9% fatturato). Da segnalare che abbiamo rilevato gli effetti del surriscaldamento dei prezzi degli energetici, sull’inflazione alla produzione locale già dal terzo trimestre (+4,8%) che purtroppo si è rafforzata nell’ultimo quarto dell’anno (+5,9%). Per il prossimo trimestre un primo preconsuntivo mostrerebbe una variazione tendenziale ancora positiva, ma in via di rallentamento (+5,5%) mentre il dato congiunturale apparirebbe in moderato arretramento (-1,3%) incorporando già l’incertezza derivante non solo dai problemi di offerta lungo le catene del valore e dall’accelerazione dei corsi delle materie prime, soprattutto energetiche, ma anche dall’inizio dell’invazione dell’Ucraina ad opera della Russia, con una pesante escalation del conflitto già dalle prime settimane.

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