Si tratta di un valore che sancisce una tenuta (+0,4% rispetto sia allo scorso trimestre, che allo stesso trimestre del 2021). Per il secondo trimestre consecutivo le iscrizioni hanno superato le cancellazioni; in dettaglio, si sono avute 1.807 iscrizioni (erano state 1.528 l’anno scorso) e 1.691 cessazioni (1.763 dei dodici mesi precedenti). Il ricambio ha coinvolto complessivamente 3.500 imprese, numero in crescita rispetto ai periodi precedenti, ma ancora al di sotto del dato precedente la pandemia. Nell’arco dell’ultimo anno sono state soprattutto le attività terziarie ad incamerare crescite in termini numerici (soprattutto servizi a domanda individuale e rivolti alle imprese); ad esse si affiancano le costruzioni. In calo riparazioni e manifatturiero.