A meta del 2023 i dati del Registro delle Imprese evidenziano un moderato restringimento della forbice tra iscrizioni e cessazioni, sia rispetto ai primi 6 mesi dell'anno, quanto alla dinamica annualizzata rispetto agli ultimi dodici mesi. Va, inoltre, segnalato come la conclusione dei procedimenti di cancellazione d'ufficio avviati nei mesi precedenti (e di altri tuttora in corso) abbia prodotto un ridimensionamento delle posizioni iscritte (incidendo anche sulle posizioni attive). In particolare, manifatturiero e commercio appaiono quelli piu coinvolti. Bisogna, altresi, ricordare che queste operazioni stanno riguardando soprattutto imprese "dormienti" che si puo ipotizzare non esercitassero piu alcuna attivita di natura economica.
Resta stabile la consistenza delle imprese artigiane, mentre il saldo di natimortalita su base annua, pur denotano un sostanziale equilibrio, risente di un calo delle iscrizioni e un lieve incremento delle cancellazioni.
Sul versante della sofferenza d'impresa e, piu ampiamente, delle imprese in fase di uscita, nel secondo trimestre del 2023 sono 65 le aperture di procedimenti legati a fallimenti, Codice della Crisi e altre procedure concorsuali; il dato non e confrontabile con quello dello stesso periodo del 2022 non essendosi ancora pienamente avviate, in quel periodo, alcune delle procedure introdotte e/o modificate dal Codice della Crisi; si mantengono stazionari i nuovi procedimenti di scioglimento e liquidazione (+1,1%, dato calcolato al netto delle procedure d'ufficio ex. Art. 40 d.l. 76/20).
In calo il numero complessivo di imprese femminili e giovanili. Incidono su questi andamenti anche la flessione nelle iscrizioni e il calo in alcuni settori "chiave" (come ad esempio il commercio e turismo).