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Come finanziare la transizione digitale


Come finanziare la transizione digitale

È una delle priorità della programmazione europea 2021-27, ma esistono già  strumenti per accelerare i processi di digitalizzazione
 
banconote tese ad un filo
 
 
Già da alcuni anni esistono strumenti finanziari interessanti per accelerare i processi di digitalizzazione delle imprese. Uno dei più importanti è il cd. Finanziamento a cascata (cascade funding) o Supporto finanziario a terze parti (FSTP). Una misura  avviata con Horizon 2020 che punta a semplificare le procedure di accesso alle agevolazioni da parte di start-up, PMI e singoli imprenditori.
 
Si tratta di contributi a fondo perduto (in forma di voucher, rimborso dei costi o premi a fronte di concorsi) destinati a sviluppare prototipazione di nuove soluzioni, azioni pilota, esperimenti su scala ridotta, accelerazione ed internazionalizzazione.
 
Industria 4.0 è senz’altro il settore di maggiore intervento, ma questo tipo di contributi si sta estendendo ad interventi nella blockchain e nelle tecnologie di risparmio energetico.
 
Può essere richiesto di proporre progettualità all’interno di progetti più ampi; FSTP è infatti anche utilizzato per redistribuire in libera competizione le risorse destinate ai progetti cofinanziati.  Il contributo a fondo perduto varia tra i 50mila e i 150mila euro, con percentuali di finanziamento intorno al 70%. Le imprese interessate vengono coinvolte attraverso le cd. open call.  L’aspetto interessante è che, oltre al finanziamento, i consorzi incaricati di lanciare gli inviti all’interno dei propri programmi di lavoro, mettono a disposizione delle imprese selezionate servizi di consulenza, anche per ricerca di possibili investitori e infrastrutture tecnologiche che consentiranno di realizzare i percorsi sperimentali.
 
I consorzi devono offrire visibilità massima ai bandi, rispettare gli standard europei di trasparenza, conflitto d’interessi, riservatezza e parità di trattamento. Le terze parti selezionate firmeranno un contratto con il partner del consorzio e non con la Commissione; un modo per ridurre la complessità delle procedure e la tempistica nell’erogazione del contributo.
 
Il monitoraggio delle opportunità disponibili non è semplice, anche perchè in alcuni casi gli inviti a presentare proposte sono attivi per un periodo molto breve; in tal caso è utile consultare spesso il Funding portal, strumento ormai indispensabile per l’aggiornamento costante sui bandi UE, che ha una sezione dedicata dove è possibile avere un aggiornamento costante sugli inviti in uscita.
 
Il programma Horizon 2020, in via di esaurimento, prevede ancora 90 inviti a presentare proposte entro il 2023. Per Horizon Europe ci sono più di 60 tematiche già presenti nel work programme 2021-2022 che contengono la misura del cascade funding.
 
Per i piccoli imprenditori del digitale e non solo un’occasione da non perdere.