Dal 18 febbraio partito il partneriato nel settore agroalimentare per affrontare le sfide della globalizzazione, cambiamenti climatici, l'urbanizzazione e post pandemia
Le partnerships industriali che la Commissione europea ha lanciato all'interno del "Patto per le competenze" hanno avuto successo costruendo dei network impegnati in progetti/azioni/iniziative di formazione, in ben 8 dei 14 ecosistemi industriali oggetto della strategia industriale europea.
Ora è la volta del nuovo partenariato nel settore agroalimentare che, lanciato il 18 febbraio scorso, segue quelli già avviati nel comparto automobilistico, microelettronica, difesa/aerospaziale, energia rinnovabile offshore, tecnologia marittima/costruzioni navali, tessile/abbigliamento/pelletteria/calzature, edilizia e più recentemente in quello del turismo.
Il comparto agroalimentare deve affrontare sfide quali la globalizzazione e i cambiamenti climatici, l'urbanizzazione, l'evoluzione delle richieste dei consumatori, il ricambio generazionale e la forte concorrenza dei paesi terzi, oltre all'impatto della pandemia.
Alcune di queste sfide rappresentano anche grandi opportunità, come la digitalizzazione o la transizione verso un'economia più circolare e sostenibile. Ma occorrono investimenti e coordinamento delle iniziative per migliorare e riqualificare l'attuale forza lavoro individuando le competenze mancanti e rendere l'ecosistema agroalimentare più attraente per i giovani. Su questo il ruolo del partenariato, con una strategia congiunta e una road-map condivisa, può avere un ruolo cruciale.
