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Produzioni artigianali di qualità: verso un riconoscimento europeo


Produzioni artigianali di qualità: verso un riconoscimento europeo

La Commissione europea ha aperto la consultazione pubblica sulla regolamentazione delle indicazioni geografiche per i prodotti non alimentari.
 
mani di un artigiano al lavoro
 
 
È di pochi giorni fa la pubblicazione della proposta della Commissione europea sul piano d'azione sulla proprietà intellettuale che contiene una iniziativa di grande interesse per l'artigianato europeo che potrebbe vedere la luce nel 2021. La stessa Commissione ha infatti avviato il primo step di una procedura che potrà condurre alla proposta per una normativa che regolamenta le indicazioni geografiche per i prodotti non alimentari (le cosiddette IG no food).
 
È stata infatti aperta la consultazione pubblica per contribuire ai contenuti del nuovo strumento di cui dovrà esser tenuto conto nel lungo iter che porterà alla redazione della valutazione d'impatto su costi e benefici e poi (auspicabilmente) ad un sistema trasparente ed efficiente in grado di proteggere produzioni tradizionali e fortemente legate al territorio anche del nostro Paese.
 
Un processo iniziato nel 2014 con un primo Libro Verde, seguito da un rapporto del Parlamento europeo che voleva rilanciare il tema, fino alla decisione del Consiglio del 10 novembre scorso, che di fatto ha aperto definitivamente la porta all'attuale consultazione.

La frammentazione del quadro regolamentare dei singoli Stati membri sul tema delle c.d. IG no food, senza un opportuno mutuo riconoscimento, pone ostacoli al mercato interno e alla valorizzazione di produzioni tradizionali, spesso localizzate in aree periferiche dell'Unione europea e a rischio di concorrenza sleale di prodotti provenienti dai Paesi terzi.