Ottobre è il mese in cui, tradizionalmente, il Consiglio della Camera di commercio di Firenze vota il Piano di mandato, in questo caso per il periodo 2020-2024. Si tratta del documento che, alla luce degli strumenti disponibili e del contesto socio-economico, sulla base di quelle che sono le indicazioni della legge di riforma del settore (il perimetro dei servizi camerali è stato tracciato dal decreto Servizi del marzo scorso), indica le priorità e gli obiettivi per i prossimi cinque anni.
Per quanto riguarda la Camera fiorentina, la prima novità è sicuramente rappresentata dal metodo che questa volta prevede una consultazione preventiva con tutte le associazioni di categoria e le professioni, oltre che con gli amministratori locali, come è accaduto il 25 settembre in occasione del Consiglio al quale sono stati invitati tutti i sindaci della Città metropolitana.
"Vogliamo lavorare al nostro Piano di mandato in sintonia con le associazioni di categoria e con le istituzioni del territorio – ha detto il presidente della Camera di Firenze, Leonardo Bassilichi, in apertura del Consiglio -. Le priorità dell’economia e la necessità di lavorare per uno sviluppo omogeneo richiedono coesione e unitarietà di vedute su temi caldi come le infrastrutture (da potenziare a livello regionale), il sistema formativo (per armonizzare domanda e offerta sul mercato del lavoro), la digitalizzazione e l’economia circolare. La Camera – ha aggiunto Bassilichi – come casa delle imprese, si candida a essere il luogo dell’incontro e del confronto tra tutti i soggetti interessati alla crescita della società".
Anche la visione più larga dei problemi del territorio, per esempio in materia di infrastrutture, rappresenta una novità, così come il ritrovato spirito di squadra tra istituzioni e tra categorie economiche: strumenti importanti da utilizzare per favorire la crescita dell'economia e lo sviluppo sociale del territorio. Il Piano di mandato sarà varato a fine mese.
