Col quarto trimestre si archivia un altro anno difficile. Nonostante si stia assistendo al susseguirsi di dati e indicazioni che sembrano muoversi verso una stabilizzazione del ciclo economico, resta invece decisamente negativa la posizione complessiva del comparto che, in tutti i suoi settori e con la parziale eccezione della grande distribuzione organizzata, manifesta evidenti segnali di sofferenza. Nel quarto trimestre si ritrova una variazione negativa (-3,1% rispetto allo stesso periodo del 2012), la quale pur essendo di entita inferiore a quelli precedenti, si inserisce in una lunga scia discendente. Stazionaria (36%) la quota di imprese che ha subito un calo delle vendite su base congiunturale (contrapposta a un 28% di aumenti, gruppo quest'ultimo in crescita rispetto al terzo trimestre); risale la percentuale di imprese (13%) con giacenze in eccesso. Rientra, beneficiando delle vendite natalizie (-3,9%), la perdita del comparto alimentare, seguito - ma non con lo stesso slancio - dal "non alimentare" (-3,1%). Diversamente (come era prevedibile) dallo scorso trimestre, nelle previsioni a 3 mesi sulle vendite prevale di nuovo un saldo negativo (-22%, con una quota di incerti del 64%), seguito da un nuovo ampliamento della forbice tra aumenti e diminuzioni relative agli ordinativi (-15%).
 
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Ultima modifica
Mer, 13/09/2017 - 10:19