La Camera invita le imprese a diffidare da bollettini di pagamento ingannevoli con diciture che possono indurre a credere che provengano dalla Camera di commercio.
Le richieste di pagamento potrebbero arrivare anche a chi ha depositato marchi o brevetti ma si tratta di iniziative commerciali private per l'adesione volontaria a siti internet e banche dati private, nelle quali vengono spesso usati termini come "Camera di commercio" o "Registro Imprese" o "imprese", termini legati nella percezione comune al pagamento di un importo dovuto per legge.
Attenzione alle truffe: non si tratta di bollettini e avvisi spediti dalla Camera di Commercio.
Il diritto annuale dovuto dalle imprese può essere pagato esclusivamente con il modello F24 o tramite la
piattaforma online PagoPA; mai attraverso bollettino postale o bonifico e i titolari di marchi o brevetti già regolarmente depositati non devono versare nessun'altra somma.
Per informare adeguatamente le imprese e metterle in grado proteggersi dai ricorrenti raggiri commerciali ai loro danni, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha pubblicato sul suo sito il vademecum
Io non ci casco! Bollettini e moduli ingannevoli. Se si riceve questo tipo di richieste, è importante accertarne la veridicità segnalandole prima possibile alla mail
regolazione.mercato@fi.camcom.it. L'Ufficio Tutela del Mercato e Protesti provvederà immediatamente a fare la necessaria segnalazione all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
