Export, il farmaceutico continua la corsa

Immagini di farmaci

I dati Istat al terzo trimestre 2025, diffusi ieri, analizzati dal Centro studi della Camera di commercio di Firenze. Con farmaceutico export a +48,2%, senza -5,3%. Salvini: “Ci confermiamo seconda provincia italiana per valore delle vendite all’estero”              

Firenze, 12 dicembre 2025 – L’effetto dazi Usa si fa sentire ancora in modo limitato al terzo trimestre 2025: al 30 settembre scorso le esportazioni dall’area fiorentina calano del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, al netto del settore farmaceutico che fa corsa a sé. Il farmaceutico rappresenta per quota oltre la metà, il 55,2%, delle vendite all’estero dell’area fiorentina, e la sua straordinaria crescita nel periodo, +173,3%, spinge il dato complessivo delle esportazioni fiorentine ad alti livelli positivi. In totale, nei nove mesi, le vendite all’estero dall’area fiorentina aumentano a valori correnti del +48,2%, passando a 25 miliardi dai 16,9 miliardi di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Discreta la capacità di tenuta e ripartenza delle meccanica strumentale (+15,5%), mentre rallenta la crisi della pelletteria (-7,1% rispetto al -22,2% dello stesso periodo dell’anno prima) e crescono del 6,6% le calzature. E’ quanto rileva il Centro studi della Camera di commercio di Firenze, che però mette in guardia sugli effetti limitati del rincaro dei dazi, che sono da verificare in un periodo più lungo. 

Da contraltare alla perdita delle esportazioni, il dato delle importazioni che sono in terreno positivo (+1,7%), anche al netto del farmaceutico. Considerando pure questo fondamentale settore, l’incremento delle importazioni risulta intenso: +112% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima con un valore, cumulando i primi tre trimestri, che sale ad oltre 21 miliardi. “Questo dato non risente più dell’aumento dei prezzi all’import, in via di ridimensionamento, ma del peso sempre più pesante del traffico di perfezionamento interno al settore farmaceutico”, annota il Centro studi camerale. In aumento complessivamente del 953,9, in gran parte legato ai prodotti medicinali di base, le importazioni dalla Cina da cui arriva un terzo del valore degli acquisti all’estero (il 32%), quota inferiore solo a quella degli Usa (40,4%).

“Cogliamo segnali positivi nel rallentamento della crisi della pelletteria, nella crescita delle calzature e della meccanica strumentale, oltre che nelle dinamiche straordinarie del settore farmaceutico – commenta il segretario generale della Camera di commercio di Firenze Giuseppe Salvini – Fa piacere rilevare che Firenze si conferma seconda provincia in Italia, dietro Milano e davanti a Torino, per intensità di export, in gran parte ascrivibile all’eccellenza farmaceutica. Siamo in una fase dinamica – aggiunge Salvini - ed è evidente che serve un tempo più lungo per valutare a pieno le ricadute sulle vendite fiorentine all’estero dell’inasprimento dei dazi Usa, delle guerre purtroppo non solo commerciali e della crisi geopolitica mondiale”.   

In allegato l’analisi del Centro studi della Camera di commercio di Firenze

 

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