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Lavoro: in Italia 1,4 milioni di assunzioni entro febbraio


Lavoro: in Italia 1,4 milioni di assunzioni entro febbraio

Lo dice il bollettino del sistema informativo Excelsior. Prevale il tempo determinato (53,6%). Bene la manifattura e i settori del made in Italy
 
giovani imprenditori
 
 
Nel trimestre dicembre 2021-febbraio 2022 le imprese italiane hanno in programma di assumere 1,4 milioni di lavoratori (+28,0% rispetto all’analogo trimestre 2019). Sotto il profilo congiunturale, tuttavia, le assunzioni programmate dalle imprese per dicembre sono inferiori di 111mila unità rispetto a novembre (-23,9%), anche per il clima di incertezza derivante dagli sviluppi a livello internazionale della pandemia e delle tensioni sui prezzi dell’energia e delle materie prime.
 
A delineare questo scenario è il bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
 
Anche in questo ultimo scorcio del 2021 la domanda di lavoro è trainata prevalentemente dai contratti a tempo determinato con 190mila unità, pari al 53,6% del totale entrate programmate, incidenza in crescita rispetto al 50,9% registrata a dicembre 2019. Seguono poi i contratti a tempo indeterminato con 75mila unità, valore di poco inferiore al dato di dicembre 2019 (pari a 76mila), i contratti di somministrazione (30mila, valore doppio rispetto a dicembre 2019), gli altri contratti alle dipendenze (24mila), i contratti di apprendistato (16mila), gli altri contratti alle dipendenze (11mila) e i contratti di collaborazione (7mila).
Per l’industria, si conferma l'andamento positivo della manifattura (+26mila entrate rispetto a dicembre 2019) e delle costruzioni (+8mila entrate), anche se meno intenso di quello registrato negli ultimi mesi. Sono i comparti del made in Italy a sostenere la domanda di lavoro: +9mila le entrate programmate sia dalle industrie meccaniche ed elettroniche che dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo, seguite dalle industrie chimico-farmaceutiche e dalle imprese della moda (tessile-abbigliamento-calzature).
 
A livello territoriale le attivazioni di contratti provengono prevalentemente dalle imprese del Nord Ovest che prevedono 122mila ingressi, segue poi il Nord Est a pari merito con il Sud e isole (entrambi 85mila ingressi) ed infine il Centro con 61mila entrate previste. Più nel dettaglio, le maggiori opportunità lavorative sono offerte dalla Lombardia (80mila contratti), Veneto (32mila), Lazio (31mila), Piemonte (29mila), Campania (26mila) ed Emilia-Romagna (25mila).