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Giocare insieme per dire no ai falsi


Giocare insieme per dire no ai falsi

Al via il primo progetto in Italia che coinvolge gli studenti delle elementari. Un inedito gioco da tavolo al centro di lezioni e delle Olimpiadi dell’anticontraffazione.
 
scatola del gioco "Scaccia il falso"
 
 
Un inedito gioco da tavolo e un nuovo progetto educativo nella scuola primaria per far conoscere, in modo ludico e divertente, i pericoli della contraffazione anche ai bambini. Quello che è partito in via sperimentale in tre classi della scuola Vittorio Veneto di Firenze e che il prossimo anno scolastico sarà esteso agli istituti dell’area metropolitana che ne faranno richiesta, è l’unico progetto in Italia per sensibilizzare, giocando, gli studenti della scuola primaria sui rischi di utilizzare oggetti contraffatti. A presentarlo, di fronte a una cinquantina di bambini, sono stati la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi, il presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, il presidente del Comitato lotta alla contraffazione Franco Baccani e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Centro storico Pestalozzi Carla Busconi.
 
«La lotta alla contraffazione diventi un imperativo di giustizia sociale a tutela dei cittadini e delle imprese che operano correttamente – ha detto Leonardo Bassilichi -. Se il comportamento degli adulti talvolta è corrotto da considerazioni che in qualche modo tendono a giustificare erroneamente l’acquisto dei falsi, i bambini non hanno preconcetti e sono i migliori testimonial della qualità, oggi nelle loro famiglie, domani come nuova generazione di adulti consapevoli».
 
«Vogliamo spiegare anche ai più piccoli il significato di “legalità economica” e l’importanza che ogni singolo alunno ricopre come cittadino titolare di diritti e di doveri che investono anche il piano economico – ha sottolineato Cristina Giachigiocando i bambini potranno capire le forti ripercussioni negative che ricadono su tutti di comportamenti illegali come l’acquisto di prodotti contraffatti o non a norma».
 
In ogni classe ci saranno due incontri: nel primo si spiegherà, semplicemente e attraverso attività di gruppo, che cos’è la contraffazione, il secondo incontro servirà per far familiarizzare i bambini con il gioco SCaccia il falso, in vista delle Olimpiadi dell’anticontraffazione che si svolgeranno la mattina del 17 aprile in Camera di Commercio di Firenze. Alle Olimpiadi i bambini della primaria giocheranno tutti insieme a SCaccia il falso: arbitri saranno studenti delle scuole superiori che a loro volta parteciperanno a un contest presentato da Lorenzo Baglioni dove saranno votati i migliori video realizzati durante l’anno scolastico per sensibilizzare sugli oggetti contraffatti.
 
Ma come si gioca a SCaccia il falso? Realizzato dalla Camera di Commercio di Firenze insieme alla Giochi Briosi di Firenze, l’obiettivo, abbinando delle carte, è aprire un negozio con alcuni prodotti, che possono essere contraffatti, di scarsa qualità o di pregio. La mascotte Sherl'Occhio vigila sulle carte e può costringere a penitenze o sequestrare la merce contraffatta. Il gioco, adatto a bambini sopra gli otto anni, può coinvolgere dai tre ai sei giocatori e ogni match dura da 25 a 35 minuti; per dodici mesi non sarà in vendita, ma donato alle classi che parteciperanno al progetto; nel 2020 inizierà a essere distribuito nei negozi di giocattoli.
 
«L’iniziativa che prende avvio oggi è parte di un percorso che stiamo portando avanti da tempo e vuole essere propedeutico ad un ben più ampio impegno di educazione dei giovani all’acquisto consapevole. Con i ragazzi delle superiori, stiamo già lavorando proficuamente, adesso era arrivato il momento di ampliare la fascia di età degli studenti da sensibilizzare. La guerra al falso richiede un approccio complessivo: dai piccoli futuri consumatori agli adulti», ha detto Franco Baccani.
 
«Coinvolgendo i bambini in lezioni partecipate, in una didattica attiva e nel gioco di squadra, si implementa l’educazione alla cittadinanza per comprendere i molteplici danni economici e sociali connessi al fenomeno: perdita di posti di lavoro, concorrenza sleale, chiusura di imprese, sfruttamento della mano d’opera, danni per la salute dei consumatori, evasione fiscale e pericoli per l’ordine pubblico. L’Istituto comprensivo Centro storico Pestalozzi, oltretutto, si trova in una zona ricca di punti vendita dell’artigianato e del Made in Italy, ma anche talvolta sede di commercio di merce contraffatta che imita i prodotti originali. Ecco perché è importante sollecitare in modo inedito e divertente l’attenzione dei bambini, coinvolgendoli nel gioco SCaccia il falso, azione mirata alla diffusione della cultura del consumatore consapevole», ha concluso Carla Busconi.