In occasione dell'iscrizione al Registro delle Imprese o nel periodo di versamento del diritto annuale, vengono spesso spediti alle imprese dei bollettini di pagamento ingannevoli, con diciture che possono indurre il ricevente a far credere di essere stati inviati dalla Camera di Commercio.
Ciò accade anche a chi ha depositato marchi o brevetti, con la ricezione di comunicazioni inerenti pagamenti per registrazioni dei propri marchi o brevetti in determinati registri.
Si tratta di iniziative commerciali private per l'adesione volontaria a siti internet e banche dati private, nelle quali vengono usati termini come "Camera di Commercio" o "Registro Imprese" o "imprese", termini legati nella percezione comune al pagamento di un importo dovuto per legge.
Attenzione: non sono bollettini e/o avvisi spediti dalla camera di commercio.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
ha considerato queste iniziative come pubblicità ingannevole in quanto
chi le organizza non è in alcun modo collegato alle Camere di Commercio e svolge attività di pubblicazione e vendita di riviste e fogli informativi per fini di lucro.
Cosa deve insospettire:
• Non è chiaro chi è il mittente
• Non è chiaro in cosa consista il servizio
• Ci sono evidenti errori grammaticali (sono spesso pessime traduzioni!)
• In fondo alla prima pagina oppure in quelle successive c'è un testo fitto di clausole contrattuali incomprensibili - è lì che si nasconde l'inganno!
In caso di dubbi cercate informazioni:
• Spesso una semplice ricerca su internet è sufficiente per capire se la comunicazione è vera oppure nasconde un inganno
• Se questo non basta, contattate il soggetto che ritenete possa avere mandato la comunicazione (es. C.C.I.A.A., organizzatore delle fiere cui avete partecipato, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi)