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Rifiuti elettrici, la Toscana vince bando UE da 1,8 milioni

Via al progetto Life Weee per recuperare materie prime da vecchi smartphone e tv. Indagine Camera di Commercio di Firenze: oggi un’impresa su due sbaglia a smaltirli

Rifiuti elettrici, la Toscana vince bando UE da 1,8 milioni

Firenze, 24 novembre 2017 – Meno di un’impresa toscana su due smaltisce correttamente vecchie apparecchiature informatiche o elettriche e solo un quarto delle aziende che potrebbero ritirare smartphone, tablet, computer, TV, neon, piccoli e grandi elettrodomestici dai consumatori in realtà lo fa davvero, nella maggior parte dei casi sbagliando la procedura di smaltimento.
 
E’ per capovolgere questi numeri che Firenze, insieme a Siviglia, si è aggiudicata il bando europeo Life Weee (Waste Electrical and Electronic Equipment) da 1,8 milioni di euro. Il progetto punta a sensibilizzare imprese e cittadini di Toscana e Andalusia sul ritiro e il corretto smaltimento di questi “nuovi” rifiuti potenzialmente inquinanti ma che al loro interno hanno anche materie prime facilmente riciclabili. Il progetto mette insieme ANCI Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Regione Toscana, Università degli studi di Firenze, Ecocerved e Camera di Commercio di Siviglia.
 
«E’ la prima volta che Firenze viene premiata con la vittoria di un bando europeo di questa entità per aiutare cittadini e imprese a passare verso un’economia sempre più efficiente e compatibile con l’ambiente – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi –. Inoltre, il progetto rientra in un percorso di sensibilizzazione verso un nuovo modello di produzione che punta a sostituire il rifiuto con il riciclo. Sarà anche una sfida per tutti quegli imprenditori che desiderano dare un significato concreto e sfidante alla parola innovare, oggi tanto di moda ma che rischia di avere pochi contenuti concreti all’interno».
 
«ANCI Toscana si è impegnata fortemente in questo progetto, di cui è capofila: i Comuni vogliono fare la loro parte per sensibilizzare imprese, cittadini e amministratori al corretto smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici. Siamo partiti bene: nel recente meeting di Bruxelles sul tema, Life Weee è stato indicato come uno dei più interessanti progetti a livello europeo. Ora il lavoro si sposta ‘sul campo’, con lo stesso impegno condiviso per la difesa dell’ambiente e lo sviluppo del territorio», ha detto il presidente di ANCI Toscana, Matteo Biffoni.
 
«Questo progetto finanziato nell’ambito del programma LIFE – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni - intende contribuire all’incremento della raccolta differenziata dei RAEE in Toscana attraverso l’adozione di un nuovo modello di governance basato sul coinvolgimento capillare delle PMI e dei rivenditori insieme ai Comuni, e su attività di sensibilizzazione verso i cittadini. L’occasione è preziosa, perché mette ancora una volta in evidenza un punto: la via della sostenibilità è l'unica possibile per un sviluppo ritrovato dopo una crisi economica che continua a farsi sentire nei nostri territori. E la circolarità fa parte di questo nuovo modello con ricadute che saranno certe anche sul piano economico occupazionale. C’è un lavoro da fare, tutti insieme, ma sostenuti anche dal trend positivo registrato dalla raccolta di RAEE che in Toscana cresce ogni anno, siamo certi che potremo raggiungere i nostri obiettivi nella costruzione di un percorso virtuoso».
 
Oggi secondo il sondaggio realizzato da Camera di Commercio di Firenze su un campione di 1.275 imprese toscane, il 73,7% delle aziende non conosce le regole sullo smaltimento di vecchi prodotti elettrici ed elettronici (i RAEE), solo il 53,5% smaltisce negli appositi centri di raccolta questi apparecchi e appena il 26,3% accetta il materiale usato dai cittadini, eppure per oltre 10mila imprese in Toscana (ad esempio, i grandi negozi) sarebbe un obbligo ritirare dispositivi obsoleti anche senza che venga comprato un nuovo prodotto. Inoltre, i documenti utilizzati per portarli allo smaltimento sono sbagliati nell’82,3% dei casi. D’altro canto le imprese sono disposte a cambiare questi comportamenti soprattutto per tutelare l’ambiente (67,5%) e recuperare i costi (48,2%), mentre questa buona pratica non viene ancora usata come attività di marketing aziendale (7,8%).
 
In Toscana il progetto europeo Life Weee, nei prossimi tre anni, ha l'obiettivo di estendere i punti di raccolta ad almeno 5mila negozi e uffici pubblici (adesso sono 230), sensibilizzare istituzioni e cittadini, anche attraverso seminari formativi, campagne pubblicitarie e un’app che geolocalizzerà tutti i centri di raccolta comunali e privati. Per gli studenti è stato ideato il gioco “Collect me”. Il progetto aiuterà anche la nascita di startup che favoriranno questo processo e la riconoscibilità delle imprese che certificheranno il corretto ritiro e smaltimento con il marchio “I am green”. Per loro saranno possibili anche incentivi sulla tassa dei rifiuti sviluppati con il progetto e adottati dalle giunte comunali.
 
 
 
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