Il report illustrato in Camera di commercio il 21 novembre. Nel 2018 le presenze nell’area metropolitana sono salite a 23,3 milioni. A cui vanno aggiunti 4,4 milioni di escursionisti.
A distanza di cinque anni dall’ultima indagine fatta per stimare l’ammontare complessivo della spesa dei visitatori nell’area metropolitana di Firenze, la Camera di commercio ha commissionato un nuovo studio per quantificare il valore del turismo nei sistemi economici dell’intero territorio. Quindi, non solo la spesa riversata attraverso la domanda di beni e servizi, ma anche l’impatto economico ed occupazionale che generano i consumi dei visitatori.
La ricerca, che sarà presentata la mattina di giovedì 21 novembre in Camera di commercio, è stata coordinata e curata dal settore Studi e Ricerca del Centro studi turistici guidato dal direttore scientifico Alessandro Tortelli. I valori di stima dell’impatto economico sono stati curati da Stefano Rosignoli dell’Irpet, l’Istituto regionale di programmazione economica della Toscana. Le interviste sono state realizzate tra agosto 2018 e luglio 2019.
Dallo studio emerge come la fase di espansione del settore sia continuata anche nel 2018, con 5,3 milioni di arrivi e 15,5 milioni di presenze. La permanenza media è stata di 2,9 notti. Stimati anche i flussi «non ufficiali» che annualmente si riversano nelle località dell’area metropolitana: 7,8 milioni di presenze, circa il 18,8% in meno rispetto al 2013. Pertanto, sommando i dati delle presenze ufficiali del 2018 (15,5 milioni) a quelle stimate dei «non ufficiali», le presenze totali ammontano a 23,3 milioni. A queste vanno aggiunte altre 4,4 milioni di presenze annue attribuibili al movimento escursionistico.
