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Tumore al seno, nasce il progetto EVA


Tumore al seno, nasce il progetto EVA

A Firenze, Empoli, Prato e Pistoia quattro ambulatori per il sostegno alle donne portatrici di tumore in fase precoce.
 
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Si chiama Eva il progetto messo a punto e finanziato dall’Associazione Corri la vita Onlus, in collaborazione con LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - Sezione di Firenze), patrocinato dalla Camera di Commercio di Firenze, per sostenere le donne malate di tumore rispetto alle problematiche legate alle conseguenze delle cure.
 
«Infatti - spiega Angelo Di Leo del Comitato Scientifico di Corri la vita e oncologo ricercatore di fama internazionale per la cura dei tumori al seno - i tassi di guarigione da tumore al seno sono in aumento grazie ad una maggiore precocità della diagnosi e a cure sempre più efficaci, ma nuovi problemi emergono, legati essenzialmente all’induzione di effetti collaterali provocati dalle cure oncologiche e a nuove conoscenze di genetica medica».
 
Il programma, in questa fase di durata triennale, prevede l’istituzione di quattro servizi ambulatoriali che convergeranno su quattro tematiche in particolare - quelle verificate come più sentite e importanti: definizione del rischio genetico, preservazione della fertilità, trattamento dell’osteoporosi e sintomi da menopausa.
 
Il primo intervento riguarda la definizione delle cure migliori per ogni singola paziente ma anche per eventuali provvedimenti per consanguinei considerati a rischio. Il secondo punto è molto importante soprattutto per le giovani pazienti che si preoccupano ragionevolmente che i trattamenti oncologici possano precludere loro la possibilità di future gravidanze.
 
Anche l’osteoporosi indotta dalle terapie richiede una presa in carico dedicata e specialistica: sono numerose oggi le opzioni terapeutiche per il suo trattamento, pertanto è importante valutare ogni singolo caso e definire una strategia su misura.
Stesso discorso infine per la menopausa iatrogena, i cui sintomi possono impattare negativamente sulla qualità di vita della paziente e come tali richiedono di essere affrontati in modo specifico.
 
I servizi sono complementari alle offerte delle ASL e saranno disponibili gratuitamente nei quattro centri di Prato, Pistoia, Empoli e Firenze. Le donne, guidate dal medico che le ha in cura, potranno essere assistite da specialisti dedicati nelle quattro tematiche, ricevendo in tempi rapidi l’assistenza necessaria e soprattutto mirata alle singole necessità.
 
«La nostra è una scelta coerente con la nostra missione, che ci vede in prima fila per aiutare le donne che combattono contro il tumore ma in modo estremamente collaborativo e aperto nei confronti di tutta la comunità - spiega Bona Frescobaldi, Presidente dell’Associazione Corri la vita -. Le nostre azioni vogliono sempre avere una valenza molteplice: innanzitutto l’aiuto pratico verso chi ha bisogno, ma senza prescindere dal coinvolgimento di tutti i cittadini. La partecipazione attiva alla soluzione dei problemi è, a nostro avviso, un modo di cementificare il tessuto sociale, includendo chi sta combattendo per la propria salute nella vita quotidiana di tutti, senza confinare i malati ma anzi rendendoli parte attiva della nostra vita».
 
L’iniziativa di Corri la vita è un primo passo per il 2018/2019, uno stimolo che donatori privati, cittadini, istituzioni devono, per i prossimi anni, raccogliere per rendere questo impegno reale e continuativo attraverso la raccolta annuale di 180.000 euro.