Indagine Unioncamere: il 33,9% degli intervistati chiede bandi piu leggibili, il 19,9% una maggiore assistenza tecnica, il 13,6% una documentazione standard.

Le imprese italiane sono pronte a utilizzare finanziamenti e fondi comunitari a patto che vi sia semplificazione delle procedure, modulistica intuitiva e scritta in linguaggio semplice. Soprattutto vogliono assistenza. E quanto emerge da un'indagine svolta su oltre 32mila imprese da SiCamera e InfoCamere nell'ambito del progetto Sisprint (Sistema integrato di supporto alla progettazione degli interventi territoriali), condotto da Unioncamere e dall'Agenzia per la Coesione territoriale e finanziato dal PON Governance e Capacita istituzionale 2014-2020.
La discussione sull'utilizzo delle risorse provenienti dal recovery plan ha innescato l'attenzione delle imprese italiane su un piu ampio utilizzo delle risorse Ue rispetto al periodo pre-pandemia. Ma gli ostacoli sono molti: difficolta nella redazione ed invio delle domande di contributo, un'impresa su due lamenta la difficolta di adempiere alle richieste, oltre un quarto sottolinea l'eccessiva distanza di tempo tra richieste ed assistenza e la modesta rispondenza degli strumenti alle esigenze delle imprese. Altre criticita: spesso i bandi sono poco attinenti alle attivita dell'impresa (17,8%), scarsa assistenza delle amministrazioni responsabili (14%), dimensioni imprenditoriali limitate (13,6%), poca chiarezza degli istituti di credito (13,2%) e le difficolta legate all'obbligo di garanzie e/o fidejussioni (10,9%).
A fronte di questo, il 33,9% degli intervistati chiede bandi piu semplici e leggibili, il 19,9% riterrebbe necessaria maggiore assistenza tecnica, il 13,6% una documentazione amministrativa standard ed il 12,6% un'informazione piu approfondita sulla tempistica di avvio dei bandi.