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Regione in campo contro la povertà alimentare


Regione in campo contro la povertà alimentare

Il piano per ridistribuire le eccedenze sarà replicato anche nel triennio 2019-2021, in collaborazione con il Terzo settore e la Grande distribuzione. Stanziati 150mila euro.
 
una fetta di pane in parte sbriciolata
 
 
La Regione Toscana, in collaborazione con il Terzo settore e la Grande distribuzione, ha deciso di replicare anche nel triennio 2019-2021 il piano di redistribuzione delle eccedenze alimentari, varato nel 2016, con una dotazione di 150mila euro.
 
L'iniziativa è stata inserita in un più ampio programma che prevede anche progetti per la diffusione di una corretta cultura della nutrizione e per la formazione professionale a sostegno delle attività di recupero. Nella sua ultima seduta la Giunta regionale ha approvato, con una delibera proposta dell'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi, il programma triennale, lo schema di convenzione e le risorse (50mila euro ogni anno).
 
La convenzione verrà sottoscritta tra Regione, enti del Terzo settore (nel precedente triennio Associazione Banco Alimentare della Toscana onlus e Conferenza Episcopale - Caritas Toscana) e soggetti della grande distribuzione (nel precedente triennio Unicoop Firenze, Conad del Tirreno, Esselunga), con i quali la Regione ha realizzato nel triennio 2016-2018 il progetto "Spesa per tutti".
 
In Toscana, le famiglie in difficoltà per coprire la spesa alimentare erano 50mila nel 2016 e sono calate a 25mila nel 2017. Ma la riduzione della criticità più estrema della povertà alimentare non si è accompagnata a un miglioramento sotto il profilo nutrizionale, e in termini assoluti la povertà alimentare di tipo qualitativo coinvolge ancora 154mila nuclei familiari. A livello nazionale, le famiglie che versano in una condizione di povertà alimentare, sia quantitativa che qualitativa, sono 845mila e, anche in questo caso, sono sensibilmente diminuite, dal 6,5% del 2016 al 3,5% del 2017.