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Mercato del lavoro, febbraio tira il freno


Mercato del lavoro, febbraio tira il freno

Diminuiscono le aspettative di assunzione secondo il rapporto Excelsior. Entro la fine di aprile 24.830 lavoratori previsti in ingresso nell’area metropolitana fiorentina.
 
immagine con vari disegni di grafici
 
 
Il mercato del lavoro inizia ad accusare qualche colpo ma si mantiene vivace. Lo sottolinea il rapporto Excelsior sul mercato del lavoro nell’area metropolitana di Firenze, elaborato dall’Ufficio statistica della Camera di Commercio di Firenze.
 
Le stime di febbraio evidenziano un valore complessivo di assunzioni attese pari a 7.600 unità previste da parte degli imprenditori fiorentini del comparto privato con un dato cumulato trimestrale che, per il trimestre febbraio-aprile 2019, corrisponde a un totale di 24.830 lavoratori previsti in ingresso. Si tratta di un valore che supera le circa 22.900 assunzioni previste nello stesso periodo dell’anno precedente. La quota mensile di imprese che assumono è in aumento nei confronti del dato dello stesso periodo del 2018 passando dal 14,4% al 15,6% del totale (24,3% il dato trimestrale). La stima di breve termine, per i prossimi due mesi, mostra un graduale miglioramento sia per marzo (pari a 8 mila e 320 unità) che per aprile (circa 8 mila e 900 unità); il dato dell’ultimo mese del trimestre di riferimento sembrerebbe analogo a quello dello stesso periodo dell’anno precedente.
 
Il tasso di entrata evidenzia però una moderata attenuazione nel mese di febbraio (da 3,7% a 2,8%). Il lavoro dipendente tende al rinvigorimento con una quota che sale all’81,4% mentre il lavoro somministrato rispetto al mese precedente tende a ridurre il peso (da 17,8% a 12,5%): la quota rimane comunque elevata per quest’ultimo (in linea con la media annuale) ad indicare come in questa fase del ciclo, in cui aumenta il clima di incertezza, le imprese tendano a privilegiare anche un atteggiamento attendista, dove la preferenza non viene accordata solo al tempo determinato ma anche alla somministrazione che consente di valutare se introdurre i neoassunti più stabilmente in organico, in base alle condizioni del ciclo economico, consentendo di accorciare ulteriormente la durata del rapporto di lavoro.
 
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