Crisi di liquidità, difficoltà di accesso al credito e carichi familiari durante la pandemia hanno inferto un duro colpo all'imprenditoria femminile che, soprattutto in Toscana, ha registrato a fine 2020 la chiusura di oltre 700 imprese in rosa, di cui ben 316 nell'area di Firenze (dati Unioncamere).
Ma l'accesso alle misure di liquidità per l'impresa femminile è una problematica preesistente che si è ulteriormente aggravata con la pandemia. Dal rapporto 2020 di Unioncamere emerge che il credito è uno degli ostacoli più alti per una donna che vuole fare impresa: solo il 20% ricorre a finanziamenti bancari; in parte perché si aspetta un rifiuto da parte della banca (8% nel caso femminile contro il 4% negli altri casi). Ma anche perchè il fenomeno del "credit-crunch" (ossia inadeguatezza del credito erogato o richieste non accolte) è maggiore di quattro punti percentuali (8%) per le imprese femminili rispetto al resto delle imprese ( 4%). Anche perché il sistema bancario chiede alle imprese femminili maggiori garanzie reali, di terzi, di solidità finanziaria e di crescita economica.
Per questo motivo il Comitato imprenditoria femminile di Firenze organizza per mercoledì 16 giugno dalle 14.00 un incontro online per fare il punto in merito con due esperti: Lina Neri, direttore area imprese Firenze-Prato di Intesa Sanpaolo e Michele Trizza, responsabile area finanziamenti di PromoFirenze.
L'evento sarà aperto dai saluti di Giuseppe Salvini, Segretario generale della Camera di commercio di Firenze e da Chiara Lazzarini, presidente del Comitato imprenditoria femminile di Firenze.
Nell'incontro, completamente gratuito, verranno illustrate le recenti misure regionali e nazionali di sostegno alla liquidità d'impresa, il bando "ON" Invitalia rivolto a giovani e donne neo imprenditori ed il "kit" di documentazione da mettere in borsa per recarsi in banca.
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