Nel secondo trimestre l’imprenditoria artigiana mostra cauti segnali di tenuta e riesce a maturare un lieve saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni, tale però da generare un tasso di sviluppo dello 0,6%. Se su base trimestrale, quindi, si registra una tenuta, su base annua invece è ancora marcata la distanza in termini numerici tra gli stock (-1,9% per quanto attiene le imprese e -1,6% le unità locali e lieve erosione della quota di imprese artigiane sul corrispondente totale delle imprese attive, da 32,7 a 32,5%). Il tasso di natalità del secondo trimestre si mantiene in linea con quello del primo (2%), mentre cala a 1,5% da 3,1% il tasso di mortalità. Rispetto ai settori economici, tiene il manifatturiero (+0,4%) e crescono i servizi alle imprese (+3,3%, seppure in tono minore rispetto agli ultimi due trimestri), ma perdono ancora terreno le attività di trasporto merci e magazzinaggio (-5,6%), di ristorazione (-4,8%), edili (-4,3%) e di riparazione di beni per uso personale (-3,1%). Il calo delle imprese artigiane su base annua non ha toccato le società a responsabilità limitata, che in un anno sono passate da 1.457 a 1.518 (+4%), per un incremento quindi della propria quota dal 4,8 al 5,1%; calano, invece, le altre forme giuridiche (società di persone: -3,5%) e imprese individuali (-2%).
 
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Link: Demografia imprese artigiane fiorentine - 2° trimestre 2014 (formato PDF - dimensione 789 Kb)