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Registratori di cassa, come funziona il bonus

Inviato da cecilia.turchi@... il 15/03/2019 - 10:03
L'Agenzia delle Entrate ha stabilito le regole per potere usufruire del credito d'imposta per l'acquisto o l'adattamento degli strumenti.
 
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Con il provvedimento n. 49842 del 28 febbraio 2019, l'Agenzia delle Entrate stabilisce le modalità per potere usufruire del credito d'imposta per l'acquisto o l'adattamento degli strumenti utilizzati per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.
 
Tale provvedimento è stato adottato allo scopo di agevolare l’acquisto o l’adattamento dei cosiddetti “misuratori fiscali” in previsione dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 127 del 2015.  Detto decreto prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2020, ( dal 1° luglio 2019 per i soggetti con un volume d’affari superiore a 400.000 €) gli esercenti attività di commercio al minuto e assimilate debbano obbligatoriamente  memorizzare in modalità elettronica e trasmettere telematicamente all'Agenzia delle entrate i dati dei corrispettivi giornalieri.
 
Il credito d’imposta, spettante in relazione alle spese sostenute negli anni 2019 e 2020, è utilizzabile in compensazione con presentazione del modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate.
 
Il credito ammonta al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento, per ogni strumento; è utilizzato a decorrere dalla prima liquidazione periodica IVA successiva al mese in cui è registrata la fattura relativa all'acquisto o all'adattamento degli strumenti; il relativo corrispettivo deve essere pagato con modalità tracciabile quali ad esempio assegni, bancari e postali, vaglia cambiari e postali, bonifico bancario o postale, bollettino postale, carte di debito, di credito, prepagate, ovvero altri strumenti di pagamento elettronico disponibili, che consentano anche l’addebito in conto corrente.
 
Il credito è indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta in cui è stata sostenuta la spesa e nella dichiarazione degli anni d’imposta successivi, fino a quando se ne conclude l’utilizzo.
 
Articolo curato dall'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Firenze
 
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Contenuto aggiornato al:Venerdì, 15 Marzo, 2019 - 10:20

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