Export a gonfie vele
Il valore esportato complessivo, cumulando i primi due trimestri, ammonta a un totale di 5,8 miliardi di euro; positiva anche la variazione congiunturale, calcolata su valori destagionalizzati (+3,6% e un valore pari a 3miliardi di euro).
Il dato annualizzato, ovvero cumulando gli ultimi quattro trimestri, raggiunge un valore pari a 11,4 miliardi di euro (+3,6% in un anno e circa 460milioni in più nei confronti della chiusura del 2016). Si tratta di un recupero che procede piuttosto bene, allo stato attuale, come confermano anche i dati mensili corretti per la stagionalità che appaiono in leggero, ma fisiologico rallentamento nel mese di giugno.
Contestualmente l’andamento delle importazioni in valore ha fatto osservare un ritmo di variazione del dato cumulato piuttosto significativo rispetto alle esportazioni, nei confronti dello stesso trimestre dell’anno precedente (+10%; era +8,6% nel primo trimestre) attestandosi a 2,9 miliardi di euro totali).
Il graduale miglioramento della domanda interna si sta quindi orientando verso una crescente richiesta di merci estere, come conferma anche il dato congiunturale relativo ai flussi in entrata dall’estero (+3,9%). La ritrovata vivacità delle importazioni non avverte solo gli effetti del risveglio dei consumi interni, ma risente anche del buon andamento delle esportazioni, considerando il ruolo che sta acquistando il traffico di perfezionamento riguardante materie e semilavorati.