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Torna in Camera la “Donna con bambino” di Zambini

La statua di terracotta dell'artista emiliano, restaurata dall'Opificio delle Pietre dure, è di nuovo nella sede fiorentina della Camera di commercio, la cui collezione d'arte vale oltre 265mila euro

Torna in Camera la “Donna con bambino” di Zambini

Firenze, 6 agosto 2019 - Dopo il restauro, curato dall'Opificio delle pietre dure e durato circa un anno, la statua di terracotta che raffigura una donna con bambino, realizzata nel 1929 da Ferrante Zambini (Reggio Emilia 1878 – Firenze 1949), è tornata oggi “a casa”, nella sede della Camera di commercio di Firenze, in piazza dei Giudici. L'opera d'arte, alta 65 centimetri, fa parte del patrimonio dell'Ente presieduto da Leonardo Bassilichi ed era stata parzialmente danneggiata nel febbraio del 2018, durante la fase di trasloco dai vecchi uffici di Por S.Maria, a causa di un imballaggio non adeguato. E' stata riportata alla sua originale integrità dai tecnici dell'Opificio delle pietre dure e collocata di nuovo davanti alla sala della Giunta camerale, dove si trovava prima che iniziasse (nel 2013) la ristrutturazione dell'edificio.
 
Zambini fu allievo di Ciro Zironi e si trasferì a Firenze grazie a una “pensione di studio” concessagli dal Comune di Reggio Emilia. "Da allora - scrive di se stesso - in cospetto dei poemi della bellezza e del genio decorativo dell'arte toscana, rinvenni la mia vera vocazione. Frequentando con assiduità la Scuola libera del nudo, mi dedicai ai motivi di genere religioso e biblico. A mia insaputa alcuni miei lavori furono accolti in Gallerie di Germania e di Parigi: soltanto qualche anno dopo, con mia grande sorpresa, fui informato del fatto. Fu Allora (1918) che a cotesto proposito il pittore Giovanni Costelli scrisse un articolo sulla rivista "Fiorentina Nova" illustrando la mia arte".
 
La collezione d'arte della Camera di commercio di Firenze, sculture, quadri e litografie del XX e XIX secolo, firmate tra gli altri da Plinio Nomellini, Albert Muller, Ludovico Tommasi, Romeo Costelli e Primo Conti, comprende 84 opere (tutte conservate nella sede di Piazza dei Giudici) e ha un valore stimato complessivo di oltre 265mila euro.
 
Contatti stampa
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Contenuto aggiornato al:Martedì, 6 Agosto, 2019 - 16:25