Recentemente alcuni organi di stampa locale hanno dato notizia di un comunicato (diffuso solo in lingua araba), che informa che le autorità tunisine hanno istituito un sistema di controllo preventivo all'importazione di beni di consumo. Queste misure, in vigore da ottobre 2022, si applicherebbero a circa 130 prodotti elencati nel comunicato stampa.
Parrebbero tuttavia ammesse eccezioni per: Importazioni effettuate da enti, stabilimenti ed enti pubblici e locali; Importazioni di materie prime e semilavorati per il settore industria e servizi connessi, nonché per il settore artigianato e ricambistica; Importazioni per progetti di produzione di energia rinnovabile; Importazioni senza pagamento o senza trasferimento di valuta; Importazioni che beneficiano di esenzione fiscale; Importazioni esentate dalle misure per il commercio estero; Pacchi postali.
Tra le formalità menzionate per l'importazione, è indicato che gli importatori in Tunisia devono presentare una istanza di importazione con una serie di documenti giustificativi, tra i quali una dichiarazione del produttore estero sulla qualità e conformità del prodotto.
Di queste notizie non esistono ancora conferme da parte di canali ufficiali, in quanto parrebbe che le disposizioni debbano essere ancora validate dal Parlamento tunisino. La Commissione Europea si è attivata chiedendo al Ministero del Commercio tunisino la sospensione degli adempimenti introdotti in quanto non conformi agli accordi commerciali tra Ue e Tunisia.
La questione è quindi in divenire e non definitiva. In attesa di un chiarimento ufficiale da parte Autorità tunisine in merito alla forma specifica di tali documenti debbano i la Camera potrà apporre il "visto poteri di firma" su dichiarazioni di conformità rese direttamente dai produttori.