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Pitti-Firenze Fiera verso la fusione


Pitti-Firenze Fiera verso la fusione

Il progetto sarà all’ordine del giorno dell’assemblea di Firenze Fiera, in programma il 29 novembre.
 
immagine decorativa
 
 
A fine novembre i soci dell’Ente fieristico, tra cui la Camera di commercio (28,76%), prenderanno in esame l’offerta di fusione con Pitti Immagine presentata dall’azienda controllata dal Centro di Firenze per la moda italiana. Il progetto, che ha avuto ampio risalto sui giornali, consentirebbe di creare una realtà fieristica più solida, con un fatturato di circa 60 milioni (contro gli attuali 18 della Fiera), in grado di muoversi sul mercato con l’indispensabile autorevolezza e professionalità, grazie all’esperienza di Pitti.
 
Intanto stanno partendo i cantieri per l’ammodernamento della Fortezza da Basso di Firenze, che, come ha sottolineato Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze e di Firenze Fiera, rappresenta l’altra faccia dell’operazione di rilancio del polo fieristico congressuale del capoluogo toscano. Per questo la Camera di commercio è entrata nel capitale della Fortezza al 25% (la stessa quota di Comune, Città Metropolitana e Regione) investendo una quarantina di milioni: risorse che, insieme al finanziamento regionale di 20 milioni, serviranno appunto a restaurare le antiche mura e ristrutturare tutta l’area espositiva e congressuale.
 
I cantieri richiederanno cinque anni di tempo, la trattativa con Pitti Immagine molto meno. Entro la prima metà del 2020, infatti, la fusione (probabilmente attraverso l’acquisto del ramo d’azienda di Firenze Fiera da parte di Pitti) potrebbe essere cosa fatta.