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Imprenditori laureati: le regioni del Centro ancora indietro


Imprenditori laureati: le regioni del Centro ancora indietro

Presentato il rapporto “Laurea e imprenditorialità” di AlmaLaurea in collaborazione con Unioncamere e il dipartimento di Scienze aziendali dell’Università di Bologna. 
 
Cappello di laurea
 
 
E’ stato presentato il primo studio sull’imprenditorialità dei laureati in Italia, curato da Consorzio interuniversitario AlmaLaurea, dipartimento di Scienze aziendali dell’Università di Bologna e Unioncamere, che ha analizzato i dati di 2.891.980 laureati in Atenei italiani tra il 2004-2018 e i dati, a livello aziendale, delle 236.362 imprese che hanno fondato.
 
Dal rapporto emerge che il 7,1% dei laureati è fondatore di impresa (al momento della creazione di un’impresa possiede una quota di capitale e ricopre un ruolo imprenditoriale come amministratore, titolare o socio): complessivamente si tratta di 205.137 laureati. Le imprese da loro fondate sono 236.362 e rappresentano il 3,9% del totale delle imprese presenti in Italia a settembre 2019. Tra i fondatori, gli uomini rappresentano il 53,9% mentre le donne il 46,1% (nella popolazione di laureati le percentuali sono invece, rispettivamente, 40,1% e 59,9).
 
Sotto il profilo territoriale, il 37,4% delle imprese fondate dai laureati è localizzato nel Nord Italia, il 21,7% nelle regioni del Centro e il 40,8% nelle regioni del Sud Italia. La ripartizione territoriale delle imprese italiane presenta un quadro differente rispetto a quello delle imprese fondate dai laureati: sono per il 45% insediate nel Nord, per il 21% nel Centro e per il 34% nel Sud Italia.
 

«Dallo studio emerge un dato significativo: il 7% dei laureati nelle diverse discipline avvia una attività di impresa», sottolinea il segretario generale di UnioncamereGiuseppe Tripoli. «Per fondare una azienda serve certamente una idea brillante e innovativa, ma servono anche le conoscenze per la realizzazione del business plan e le competenze di carattere manageriale sugli aspetti finanziari del fare impresa – aggiunge -. Su questo piano intervengono le Camere di commercio, lavorando, insieme alle associazioni, al fianco degli aspiranti e neo imprenditori. Un sostegno decisivo soprattutto per le imprese di minori dimensioni».