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Il mercato del lavoro frena l'economia


Il mercato del lavoro frena l'economia

Crescono le assunzioni, a Firenze e in Toscana, ma è sempre più difficile trovare le figure professionali, come certifica il rapporto Excelsior di Unioncamere.
 
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Nel terzo trimestre dell'anno le imprese toscane assumeranno un po' di più rispetto al 2018, ma quasi una figura professionale su tre sarà difficile da reperire sul mercato del lavoro regionale: è questa la previsione del rapporto Excelsior di Unioncamere per il mese di agosto 2019. Gli ingressi programmati nel mese in corso per quanto riguarda i settori dell'industria e dei servizi, pari a 12.520, crescono dell'1,2% rispetto ad agosto 2018, mentre per il periodo agosto-ottobre le assunzioni previste sono 64.170 (+2,7%).
 
Il problema, non nuovo, rimane quello del reperimento delle figure richieste: il 32,3%, per quanto riguarda il mese in corso, è difficile da trovare, e la quota sale al 32,9% nel trimestre appena iniziato. Dati superiori ai valori medi nazionali (rispettivamente 29,7% e 29,2%), che confermano un trend negativo da questo punto di vista, se si considera che nel 2017 le figure di difficile reperibilità in Toscana erano un quarto del totale.
 
Stesso panorama nell'area fiorentina dove, per il trimestre luglio-settembre 2019, sono stimati oltre 22mila lavoratori in ingresso (+0,2% sul 2018), sulla base dei dati Excelsior elaborati dall'Ufficio statistico della Camera di commercio di Firenze. Le previsioni di nuovi ingressi per il "ritorno" dalle vacanze estive si dovrebbero indirizzare sul mese di settembre con 10.250 entrate programmate (+3,7% rispetto a settembre 2018). Al tasso di entrata, purtroppo, anche in questo caso corrisponde la difficoltà di reperimento delle figure professionali, in aumento dal 38,6% del 2018 al 39,5% di quest'anno.
 
Un problema, questo, che rischia di frenare il dinamismo del territorio: sempre in base alle elaborazioni di Unioncamere, l'area fiorentina viaggia ben al di sopra della media nazionale, con una crescita nel secondo trimestre dell'anno per quanto riguarda le iscrizioni d'imprese (+7,9% contro lo 0,5% del Paese) e le aperture locali (+15% rispetto al -3,2% nazionale), e un calo drastico dei fallimenti (-25,4% contro -4,1% dell'Italia).