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Il 25 novembre in molti si sono seduti sulla nostra panchina rossa


Il 25 novembre in molti si sono seduti sulla nostra panchina rossa

Camera di commercio ha aderito al progetto #pachinerosse contro la violenza sulle donne promosso da Unioncamere
 
allestimento con panchina rossa e scarpe rosse in occasione dell'evento contro la violenza sulle donne
 
 
Il 25 novembre 1960 tre sorelle, Patria, Minerva e Maria Teresa Miraval, stanno andando a trovare in carcere i loro mariti. Ma vengono fermate, condotte in luogo appartato e uccise a bastonate, quindi rimesse sull’auto che viene poi fatta precipitare da un dirupo, per simulare un incidente. Le sorelle erano attiviste di un movimento clandestino, nome in codice mariposas, «farfalle», che si oppone al regime dittatoriale e violento che Rafael Leónidas Trujillo ha instaurato da oltre trent’anni nella Repubblica Dominicana. La cosa non passa inosservata ed il delitto suscita enorme sdegno non solo nel Paese ma in tutto il mondo. La data, il 25 novembre, è diventata così un simbolo per la lotta alla violenza contro le donne.
 
Una panchina rossa come segno tangibile dell’impegno nel contrasto alla violenza contro le donne: è questo l’obiettivo del progetto promosso del movimento Stati generali delle donne, al quale hanno deciso di aderire anche Unioncamere e il sistema camerale territoriale. La panchina rappresenta il posto occupato da una donna vittima di femminicidio, la sua assenza dalla società causata dalla violenza.
 
Anche la Camera di commercio di Firenze ha raccolto questo messaggio installando una seduta di colore rosso all’interno del salone ex Borsa valori circondata da tante paia di scarpe rosse.
 
In molti si sono seduti tra cui il presidente Leonardo Bassilichi e la presidente del Comitato imprenditoria femminile Ilaria Scarselli. In molti hanno condiviso il monito contro la violenza sulle donne e la necessità di farsi carico dell’urgenza di mettere in campo, ognuno nel proprio ambito di lavoro, tutti gli strumenti possibili per realizzare la parità di genere e per contrastare un emergenza sociale che nei primi 10 mesi di quest’anno fa registrare 95 femminicidi, quasi uno ogni 3 giorni.
 
Un fronte, quello della lotta alla discriminazione di genere, sul quale la Camera di commercio di Firenze attraverso il proprio Comitato per l’imprenditoria femminile lavora da anni promuovendo la cultura d’impresa al femminile.
 
In Toscana, secondo l’Osservatorio dell’imprenditoria femminile, le imprese femminili sono 95.556 pari al 23% del totale ed occupano circa 239mila addetti. Un dato leggermente più alto rispetto a quello nazionale dove le imprese femminili si attestato al 22% del totale delle aziende italiane. Sicuramente una risorsa straordinaria per il paese, sia perché attraverso di esse le loro fondatrici hanno raggiunto l’indipendenza economica, sia per l’importante ricaduta a livello occupazionale.