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Apriamo le banche dati contro l’illegalità

Da oggi le Procure toscane accederanno liberamente ai database del sistema camerale su Registro Imprese e rifiuti. Le attività illecite potranno essere tracciate in pochi secondi. Bassilichi: «Controlli più efficaci senza invadere la normale vita delle imprese»

Apriamo le banche dati contro l’illegalità

Firenze, 13 dicembre 2018 – La Procura generale e tutte le Procure della Repubblica nei tribunali della Toscana hanno ora libero e gratuito accesso alle banche dati dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali e delle Camere di Commercio su rifiuti e Registro Imprese. E’ il primo esempio in Italia di una collaborazione così ampia fra il sistema delle imprese e quello giustizia per favorire la legalità, agevolare controlli efficaci e non invasivi. Lo stabiliscono due protocolli d’intesa firmati oggi, promossi da Camera di Commercio di Firenze insieme a Procura generale, le Procure distrettuali toscane, Albo Nazionale Gestori Ambientali, Unioncamere e Unioncamere Toscana.
 
Le intese sono state sottoscritte da Leonardo Bassilichi (presidente della Camera di Commercio di Firenze e vicepresidente Unioncamere), Lorenzo Bolgi (segretario generale di Unioncamere Toscana), Eugenio Onori (presidente del Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali al Ministero dell’Ambiente), Alberto Bartolozzi (presidente della sezione regionale toscana Albo Gestori Ambientali), il procuratore generale Marcello Viola, i procuratori della Repubblica territoriali Giuseppe Creazzo (Firenze), Roberto Rossi (Arezzo), Raffaella Annamaria Capasso (Grosseto), Ettore Squillace Greco (Livorno), Pietro Suchan (Lucca), Alessandro Crini (Pisa), Giuseppe Grieco (Pistoia), Giuseppe Nicolosi (Prato) e Salvatore Vitello (Siena). La Procura di Massa non rientra nell’accordo perché appartenente al distretto giudiziario di Genova.
 
Il protocollo sull’ambiente, di fatto, estende l’accesso immediato e senza restrizioni da parte della Procura generale e di tutte le Procure della Toscana alle banche dati MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale) e Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, sull’esempio di ciò che accade a Firenze da circa due anni. E’, inoltre, prevista un’attività di formazione per i funzionari di tutte le amministrazioni coinvolte.
 
Il MUD traccia a livello nazionale il flusso dei rifiuti evidenziando tipologie e quantità, rendendo così possibile l’individuazione di eventuali incongruenze. La banca dati dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali contiene, invece, le autorizzazioni rilasciate per il trasporto dei rifiuti, con indicazione dei singoli mezzi, nonché i nulla osta per la commercializzazione dei rifiuti e per le bonifiche dei siti, compresi quelli contenenti amianto. 
 
Per rafforzare i controlli, il personale di polizia giudiziaria che opera nelle procure verrà dotato dell’app per smartphone, creata dalla società camerale Ecocerved, che permette di controllare un mezzo che trasporta rifiuti semplicemente scattando la foto alla targa, ottenendo in tempo reale tutte le informazioni necessarie sulle autorizzazioni rilasciate per quel traportatore. Lo strumento è già utilizzato da NOE dei Carabinieri di Firenze e Grosseto, Corpo forestale dello Stato di Firenze e 50 polizie municipali nella regione.
 
Il protocollo per la condivisione delle banche dati del Registro Imprese, grazie all’intesa con la società consortile Infocamere, permette alle singole Procure di accedere gratuitamente ai dati anagrafici di tutte le imprese iscritte a livello nazionale, in modo da ottenere, in pochi secondi, mappature economiche che collegano persone e società. Il Registro Imprese, gestito dalle Camere di Commercio, è di fatto un patrimonio informativo unico in Europa che, messo a disposizione delle Procure, può contribuire a contrastare i fenomeni di criminalità in campo economico. 
 
In particolare, i sistemi di navigazione chiamati Ri-Visual, Ri-Map e Ri-Build attingendo dagli archivi del Registro Imprese e del Registro dei protesti, forniscono rappresentazioni grafico-visuali dei dati tali da consentire un'immediata percezione delle relazioni esistenti tra persone e imprese. Si tratta di software particolarmente utili quando si vogliano indagare interazioni complesse fra imprese diverse, o fra imprese e persone titolari di cariche o partecipazioni, oppure nel perseguire obiettivi di studio e approfondimento di particolari settori o fenomeni. Si tratta, quindi, di un’ulteriore arma per sconfiggere l’illegalità e criminalità organizzata.
 
«Dare la possibilità di libera e immediata fruizione delle ricchissime banche dati del Registro Imprese e dell’ambiente a tutte le Procure toscane non è solo un passo avanti nella lotta all’illegalità oppure l’allargamento di una pratica che a Firenze stiamo portando avanti con successo da due anni e che auspichiamo di estendere presto su scala nazionale, ma soprattutto un’azione che consente agli investigatori di gestire una grande quantità di informazioni in assoluta riservatezza, azzerando la burocrazia e senza creare disagi alle imprese in regola: non se ne accorgeranno neanche, ma sono le aziende sane alla fine le vere beneficiarie di questi protocolli. Lo stimolo che vogliamo dare è proprio questo: aiutare a non invadere la vita quotidiana delle imprese rendendo allo stesso tempo più efficiente il livello di controllo e il lavoro degli organi inquirenti», ha aggiunto Leonardo Bassilichi, vicepresidente Unioncamere e presidente Camera di Commercio di Firenze.
 
«L’Italia è invidiata in tutto il mondo per le sue banche dati legate al Registro delle Imprese che consentono interrogazioni su imprese ed imprenditori. Un archivio centralizzato messo a punto e gestito dal sistema camerale, che rappresenta oggi un patrimonio informativo che, se messo a disposizione nella sua potenzialità alle forze dell’ordine può contribuire a migliorare la conoscenza dei vari tessuti economici provinciali e consentire una maggiore facilitazione nella lettura e disponibilità dei dati. Pertanto, con la firma di oggi, le Camere di Commercio toscane, confermando il loro ruolo rilevante di ausilio al sistema delle imprese, assumono a pieno titolo un ruolo importante anche nella lotta all’illegalità, lotta che per essere vincente, necessita di schierare tutti gli attori del panorama socio-economico compatti dalla stessa identica parte», ha concluso il segretario generale di Unioncamere Toscana, Lorenzo Bolgi.
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